9. Che decorazione fu conferita a Verdi dall'imperatore russo?
10. Con quale opera Verdi racchiude per sempre la fase romantica della sua musica?
11. Chi accompagnava Verdi nei suoi viaggi?
12. Che cosa visitarono i Verdi a Mosca?
13. Che cosa destò l'orgoglio nazionale dei coniugi in Spagna?
14. Quale opera fu ispirata dal truce fantasma di Filippo II?
15. Perché le prove dei Vespri andavano di rilento?
16. Perché il pubblico parigino delirava per Wagner?
17. Perché Verdi lascia in asso Parigi, l'Opéra, Vespri!
18. Che esito ebbero i Vespri all'Opéra di Parigi e la Traviata al Teatro italiano?
19. Che fine ebbe il contratto per un altro spartito proposto dal nuovo direttore dell'Opéra parigino?
20. Perché decadde il romanticismo?
21. Quante opere scrisse il compositore in venticinque anni?
22. Come venne accolto il Don Carlos dal pubblico e dalla critica? 2 3. Perché il Maestro fece costruire una Casa di riposo per musicisti?
24. Chi e perché persuase Verdi a scrivere un'opera buffa?
25. Che cosa rileggeva Verdi nel comporre il Falstaff!
26. Quando il Falstaff ebbe, la prima rappresentazione?
27. Quali opere del Maestro conosci?
30. Riassumere il testo in breve.
31. Tracciare un ritratto del grande Verdi.
32. Vero о falso? Dopo aver riletto attentamente il testo fare una crocetta sulla lettera V(un'affermazione vera) о sulla F (un'affermazione falsa)'.
33. Le affermazioni contenute in molti degli enunciati precedenti sono false:
spiegarne il perché e ristabilire la verità.
34. Riassumere il testo per esteso.
Luigi Orsini. Verdi, uomo e artista
LETTURA SUPPLEMENTARE
35. Leggere e tradurre in russo il seguente testo:
Luigi Orsini.Verdi, uomo e artista
Giuseppe Verdi, per la sua natura e per la sua attività prodigiosa, fu una delle figure più rappresentative della nostra gente in quel periodo dell'Ottocento che fu eminentemente rivoluzionario e pieno di fato per la storia e per l'arte. Verdi fu un grande Italiano prima ancora di essere un grande musicista; esempio stupendo agli uomini di ogni tempo.
L'uomo ebbe indole appassionata e romantica, pudicamente celata sotto una certa scontrosità selvatica, atta a preservarlo da lusinghe о abbandoni compromettenti. Generoso senza ostentazione, operava il bene per se stesso, in silenzio e all'ombra, per non umiliare il beneficato; come quando – per citare uno dei tanti esempi della sua pudica pietà, – avendo visto a Busseto, di pieno inverno, alcuni uomini e molti bimbi che camminavano scalzi sulla neve, tanto se ne turbò da mandare un suo servo a Parma ad acquistare parecchie paia di scarpe di varia misura per quei disgraziati. Il servo obbedì e ficcò la merce alla rinfusa dentro un sacco. Al suo ritorno, il Maestro pazientemente si diede ad appaiarle legandole a coppie con uno spago; poi le rimise dentro il sacco e le consegnò al parroco di Busseto dicendo: «Le dia a coloro che sono scalzi, ma non si sappia che vengono da me».
«Ah, buone azioni fanno tanto bene!» scriveva poi alla contessa Giuseppina Negroni-Prato, per lodarne un gesto inteso a migliorare le condizioni economiche dei suoi dipendenti. Giusto con gli altri e severo con se stesso, riuscì a dominare le proprie passioni, serbandosi tuttavia fiero e dignitoso in ogni tempo e in ogni circostanza. Corretto nell'adempiere i propri obblighi, era altrettanto rigoroso nell'esigere dagli altri rispetto ai propri diritti. Uomo tutto di un pezzo; riflessivo, ma irremovibile quando avesse presa una decisione. Avveduto ammi-nistratore dei suoi interessi, sapeva tutelarli di fronte a chiunque – librettisti, editori, impresari, – secondo giustizia.