6. Che cosa contrappose Garibaldi alla preponderanza numerica dei borbonici?
7. Che strategia fu attuata per la conquista di Palermo?
8. Perché insorsero i contadini siciliani?
9. Quali principali episodi dello sbarco garibaldino in Calabria precedettero l'incontro a Teano?
10. Come finì per i garibaldini l'incontro a Teano?
11. Quale fu la politica di Cavour durante la spedizione dei Mille?
12. Per quali motivi Garibaldi non aderì completamente alla politica piemontese?
13. Che cosa significa la frase «Le forze moderate presero il sopravvento su quelle democratiche rivoluzionarie»?
40. Riassumere il testo in breve.
41. Tracciare un breve ritratto del generale Garibaldi, del re Vittorio Emanuele II, del conte di Cavour, del re Francesco II.
42. Vero о falso? Dopo aver riletto attentamente il testo fare una crocetta sulla lettera V(un'affermazione vera) о sulla F(un'affermazione falsa):
43. Le affermazioni contenute in molti degli enunciati precedenti sono false: spiegarne il perché e ristabilire la verità.
44. Riassumere il testo per esteso.
LETTURA SUPPLEMENTARE
45. Leggere, tradurre in russo e riassumere il seguente testo:
M. Mormier. Giuseppe Garibaldi
M. Mormier. Giuseppe Garibaldi
11 settembre.
Decisamente, Garibaldi ha detronizzato San Gennaro. Lui è ora il patrono di Napoli. Regna e governa, è dappertutto, è tutto.
Non essere che il generale d'uno Stato secondario, «un soldataccio cui si può affidare un battaglione, forse una brigata», si diceva di lui fino a poco tempo fa; io dico di più: non essere neppure il generale perché fin dall'inizio aveva dato le dimissioni; non avere beni di fortuna, né grandi nomi ereditari che ricoprono l'ambizione personale; non essere, in una parola, che il rappresentante di un'idea.
Avere contro di sé l'Europa intera. Essere solo, povero e senza diritti; e cionondimeno smuovere le nazioni, improvvisare uomini, trovare milioni, sollevare il mondo con una parola; e questo senz'abilità, senza cospirazione, senza mistero: soltanto mostrandosi a tutti, con gli occhi fissi ed il dito teso verso la meta sognata; poi partire con un pugno d'uomini, e con questo pugno d'uomini dichiarare guerra a un sovrano che aveva centinaia di vascelli e 80.000 soldati. Denunciato, sorvegliato dappertutto, sfuggire scivolando tra squadre formidabili; piombare all'improvviso sul punto meglio difeso della costa, davanti a due navi da guerra che avrebbero potuto mandare in rovina la sua spedizione con una ventina di scariche; poi, in quindici giorni rovesciare 30.000 uomini e conquistare la Sicilia.
Infine, dopo tre mesi di attesa e di riposo, saltare d'un balzo su di una piazzaforte e, in diciassette giorni, marciando diritto davanti a sé senza deviare un passo, conquistare un regno, abolire l'opera di un secolo, e mostrare al mondo stupefatto, nei nostri tempi di moderazione di diplomazia, un'avventura più singolare, più meravigliosa delle antiche conquiste dei Normanni. Essere un corsaro sconfessato dal proprio re, e dare a questo re con un tratto di penna un centinaio di navi e dieci milioni di uomini.
Visto dallo storico francese contemporaneo
G. Bandi. Garibaldi
46. Leggere, tradurre in russo e riassumere il seguente testo:
G. Bandi. Garibaldi
Ormai, cominciava anche lui (Garibaldi) ad accorgersi che noi non eravamo più se non ospiti importuni, colà dove pochi giorni innanzi fummo soli di fronte al nemico e soli a gridare al mondo che non c'erano più due Italie, ma una sola Italia, un solo popolo ed un cuore.