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В этом учебнике нет грамматических правил, поэтому для достижения наилучшего результата используйте «Практическую грамматику итальянского языка» или «Итальянскую грамматику» (JI.A. Петрова. – М., 2009).
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Spedizione dei Mille. Operazione militare compiuta nel 1860 da poco più di mille volontari (ca. 1150), sotto la guida di G. Garibaldi, per abbattere il regime borbonico nell'Italia meridionale e in Sicilia. Giuseppe Garibaldi (Nizza 4.7.1807 – Caprera 2.6.1882). Militare e politico. Figlio di Domenico, comandante di modeste imbarcazioni, divenne anche lui precocemente marinaio, maturando un'inclinazione per la libertà e l'avventura che lo avrebbe sempre contraddistinto. Nel 1833, dopo un incontro con G. Mazzini, aderì alla Giovine Italia. Implicato in un fallito tentativo insurrezionale (Genova, 1834), fu costretto a fuggire in Francia e poi in America Latina dove soggiornò per tredici anni, combattendo per l'indipendenza di vari paesi il che gli valse l'appellativo di «eroe dei due mondi». Nel frattempo aveva sposato la brasiliana Anna Maria Ribeiro da Silva (Anita) che gli diede tre figli. Allo scoppio della prima guerra d'indipendenza (1848), ebbe l'autorizzazione a tornare nel Regno di Sardegna e costituì un corpo di volontari, impegnato contro gli austriaci nel nord della Lombardia. Dopo la sconfìtta piemontese tentò di proseguire la lotta ma dovette poi riparare in Svizzera. Nel novembre successivo fu eletto tra i membri dell'assemblea costituente della Repubblica Romana. Nominato generale di brigata, fu l'animatore della resistenza contro le truppe francesi e borboniche. Alla caduta della città, con alcune migliaia di seguaci forzò le linee avversarie, per cercare di portare aiuto a Venezia, che ancora resisteva. Braccato dalle truppe austriache, sciolse il suo reparto nei pressi di San Marino. Morì per la fatica e le privazione la moglie Anita. Garibaldi dovette affrontare un nuovo esilio a New York. Solo nel 1854 potè rientrare nel regno di Sardegna e si stabilì nell'isola di Caprera. Iniziò allora un periodo di ravvicinamento agli ambienti di governo piemontesi. Allo scoppio della seconda guerra di indipendenza C. Cavour lo nominò generale dell'esercito piemontese (1859), che riportò alcune importanti vittorie sugli austriaci. Staccatosi dagli ambienti moderati, Garibaldi si pose a capo di un raggruppamento politico di tendenza radicale, il Partito d'azione. In questo contesto maturò il progetto di una spedizione clandestina di volontari per la cacciata dei Borboni (spedizione dei Mille)
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II Regno delle Due Sicilie. Conquistata da Carlo di Borbone (1734; trattato di Vienna, 1738), la Sicilia formò con Napoli il regno delle Due Sicilie (1816)
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Vittorio Emanuele II (Torino 14.3.1820 – Roma 9.1.1878). Re di Sardegna dal 1849 e il primo re d'Italia dal 1861. Savoia – 1. regione storico– geografica della Francia sud-orientale, fu sottomessa dai romani nel secolo II a. C. Passò quindi ai burgundi e ai franchi. Nel secolo XVI entrò a far parte dello stato piemontese, alle cui sorti fu legata fino al 1860; 2. famiglia nobile originaria del regno di Borgogna
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I garibaldini portavano camicie rosse
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picciotto è parola dialettale che significa «giovane»
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mazziniano 1.agg che si riferisce alla persona, al pensiero e all'opera di G. Mazzini 2. sm (sf – a) seguace del pensiero di G. Mazzini
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lazzarone sm (raro)1. popolano dell'Italia meridionale; (esteso) straccione 2. mascalzone, canaglia 3. (fam) poltrone, fannullone, scansafatiche
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Quirino – antica divinità romana, costituiente con Marte e Giove una triade. Di origine sabina (il nome veniva ricollegato alla città sabina di Curi о a curis, «lancia»), era la divinità della comunità sabina stanziatasi sul Quirinale (il maggiore dei sette colli di Roma, 61 m). In origine probabilmente divinità agricola, assunse i connotati di dio della guerra, per finire poi a identificarsi con Romolo
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Prendilo per la gola —fras. Conquistalo con la buona cucina.
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Giuseppe Verdi (Roncole di Busseto, oggi R. Verdi 10.10.1813 – Milano 27.1.1901). Compositore. Dopo aver studiato con Vincenzo Lavigna a Milano, rientrò a Busseto per insegnare alla locale società filarmonica. Sostenuto dal commerciante A. Barezzi, di cui aveva sposato la figlia Margherita, esordì alla Scala nel 1839 con Oberto conte di San Bonifacio, ma si affermò solo tre anni dopo, nello stesso teatro, con il Nabucco su libretto di T. Solerà. Morta Margherita nel 1840, nel 1848 Verdi si stabilì nella villa di S. Agata con Giuseppina Strepponi, la prima interprete di Nabucco, che sposò nel 1859. Dopo un intenso periodo compositivo caratterizzato da una produzione in gran parte ancora legata al modello operistico di G. Rossini, V. Bellini e G. Donizetti, ma già capace di raggiungere un primo livello di perfezione (Emani, 1844; Macbeth, 1848), approdò con Rigoletto (1851), Il trovatore e La Traviata (1853), a un teatro nel quale l'approfondimento della psicologia dei personaggi e la ricerca della coerenza e della verità drammatica si accompagnano a un rinnovamento delle formule della tradizione (Un ballo in maschera, 1859; La forza del destino, 1862; Don Carlos, 1867; Aida, 1871). L'acceso dibattito tra conservatori e seguaci delle nuove tendenze stilistiche, segnatamente wagneriane, la crisi del melodramma e il mutato costume operistico portarono Verdi a diradare sensibilmente la propria produzione e a tentare episodicamente il genere strumentale (Quartetto per archi in Mi min., 1873) e la musica sacra (Messa da requiem, 1874). L'incontro con A. Boito fu infine l'occasione per riaccostarsi al teatro di W. Shakespeare (Otello, 1887; Falstaff, 1893) e approdare così a un definitivo superamento del linguaggio della tradizione attraverso l'adozione di uno stile vocale ricco si espressioni e di sfumature. Altre opere: I lombardi alla prima crociata (1843); Giovanna d'Arco (1845); I vespri siciliani (1855); Simon Boccanegra (1857-81) Verdi – durante il periodo di Risorgimento era una sorta di messaggio, che i patrioti italiani scrivevano sui muri delle città per acclamare re Vittorio Emanuele II (Verdi: V–Vittorio, e – Emanuele, r – re, d – d', i – Italia). Gli occupanti stranieri lo prendevano invece come un riconoscimento al compositore Verdi.
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motu proprio по собственной инициативе, по собственному желанию, от себя лично
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Pleiadi(mitol.) — le sette figlie di Atlante e dell'oceanina Pleione: Alcione, Asterope, Maia, Elettra, Taigete, Celeno e Merope. Per sfuggire Orione, innamoratosi di loro, furono trasformate nell'omonima costellazione, di cui sono le stelle più luminose
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Zeus – la divinità suprema nella mitologia greca, padre degli dèi e degli uomini. Figura complessa, il dio del cielo dei greci prendeva parte attiva agli affari terreni, ma non fu mai considerato come una divinità creatrice. Un'altra tradizione in cui Zeus ebbe un ruolo cruciale fu l'orfismo, una religione misteriosa che ebbe notevole diffusione in epoca romana. Nelle celebrazioni orfiche «Zeus è il fondamento della terra e del cielo stellato, è maschio e donna immortale, iniziatore di tutto, il dio dalla luce abbagliante. Perché ha nascosto tutte le cose dentro di sé e le ha portate di nuovo nella luce piena di gioia dal suo cuore sacro, operando miracoli»
Giove о Jupiter è la versione latina del dio del cielo indoeuropeo.
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Ermes (о Ermete) – dio greco. Il giorno stesso della sua nascita sottrasse le giovenche al fratello Apollo e fabbricò la lira da un guscio di tartaruga; per la sua destrezza Zeus lo scelse come suo araldo. Dio dell'astuzia, dei commerci e della facondia, patrono degli araldi e degli oratori; protettore dei viandanti e accompagnatore delle anime nel regno dei morti. Gli erano dedicate le erme; veniva raffigurato con i calzari alati (talari), il cappello a larghe tese e il caduceo in mano. I Romani lo identificarono con Mercurio
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Leonardo Sciascia (Rascalmuto 08.01.1921 – Palermo 20.11.1989). Scrittore e saggista. A partire dalla storia e dalla cronaca siciliana, ha sviluppato, attraverso gli schemi del romanzo poliziesco, del romanzo inchiesta, della rievocazione storica о del saggio, una lucida analisi della società italiana, delle sue distorsioni e connivenze, dei suoi mali antichi, tra cui centrale quello della mafia, affiancando l'impegno letterario a quello civile. Deputato indipendente nelle file del PCI (Partito comunista italiano) nel 1975, aderì successivamente al Partito radicale e nel 1979 fu eletto al parlamento europeo, svolgendo un'intensa attività pubblicistica ed editoriale. Opere: Le parrocchie di Regalpetra (1956); Gli zii di Sicilia (1958); Il giorno della civetta (1961); Pirandello e la Sicilia (saggio, 1961); Il Consiglio d'Egitto (1963); Morte dell'inquisitore (1964); A ciascuno il suo (1966); limare color del vino (1971); Il contesto (1971); Todo modo (1974); La scomparsa di Majorana (1974); Ipugnalatoti (1976); Dalle parti degli infedeli (1979); L'affaire Moro (1978); Nero su nero (1979); Occhio di capra (1984); La strega e il capitano (1986); 1912 + 1 (1988); Porte aperte (1988); Una storia semplice (1989)
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sacrestia (o sagrestia) – locale annesso ad ogni chiesa, in cui si conservano gli addobbi sacri, i paramenti, i libri liturgici e le reliquie