in Europa delle pericolose ripercussioni. 3. La povera gente vedeva in Garibaldi, più che il liberatore dall'oppressione politica, colui che avrebbe risolto il problema della fame e dell'oppressione sociale con una giusta distribuzione della terra. 4. La propaganda garibaldina aveva loro promesso grandi mutamenti sociali: l'abolizione del latifondo e la riforma agraria. 5. Il primo ministro voleva scongiurare complicazioni diplomatiche con la Francia, qualora Garibaldi avesse progettato di liberare Roma. 6. La marcia procedette rapida, mentre le truppe borboniche si disperdevano. 7. Garibaldi sconfisse le truppe pontifìcie che si erano opposte all'invasione. 8. Nino Bixio, il secondo dei Mille, fu inviato dal Governo Provvisorio a sedare la rivolta e la repressione compiuta dagli stessi garibaldini fu spietata. 9. Mentre i Piemontesi penetravano nel napoletano, Garibaldi riportava una decisiva vittoria al Volturno. 10. Il 21 e 22 ottobre le popolazioni di Napoli e della Sicilia furono chiamate ad esprimere la loro scelta politica mediante plebisciti. 11. Qualche giorno dopo, nei pressi di Teano, Garibaldi s'incontrò con Vittorio Emanuele e lo salutò Re d'Italia: il guerrigliero rivoluzionario offriva con il suo gesto un nuovo regno al legittimo sovrano. 12. A Teano il re assunse l'atteggiamento del restauratore dell'ordine contro l'iniziativa rivoluzionaria: non volle passare in rivista i garibaldini che avevano realizzato l'impresa, né li accettò nell'esercito regolare.


5. Mettere i verbi in corsivo al Passato prossimo e tradurre le frasi:

1. Il governo piemontese concentrò ogni sforzo nel consolidamento dei risultati raggiunti e preferì non affrontare subito la questione dei territori occupati. 2. All'opera diplomatica e moderata del Cavour si sostituì l'azione rivoluzionaria dei democratici, che fu decisiva per l'unità d'Italia. 3. Il nuovo sovrano non si curò di apportare i miglioramenti politici ed economici. 4. Francesco II rifiutò l'alleanza con il Piemonte. 5. Il malcontento serpeggiò nel regno della Sicilia e creò terreno favorevole alla propaganda mazziniana. 6. Il Governo Provvisorio, preoccupato di perdere l'appoggio dei grandi proprietari, rimase sordo alle richieste del popolo. 7. A Palermo scoppiò una insurrezione soffocata nel sangue. 8. La notizia degli avvenimenti spinse il siciliano Francesco Crispi a chiedere l'aiuto di Garibaldi. 9. Il generale Garibaldi accettò la proposta. 10. L'impresa trovò l'approvazione di Vittorio Emanuele II. 11. Il Cavour si mostrò contrario, ma non si oppose apertamente, per non diventare impopolare. 12. Alla spedizione di Garibaldi parteciparono circa mille volontari. 13. I Mille salparono da Quarto (Genova). 14. Sostarono brevemente in Toscana, dove sì rifornirono di armi e si diressero verso la Sicilia. 15. Le navi borboniche non poterono usare i cannoni per timore di colpire le navi inglesi. 16. Sbarcati a Marsala, i Mille penetrarono verso l'interno dell'isola. 17. Garibaldi, con un proclama, assunse la dittatura in nome di Vittorio Emanuele. 18. Il primo scontro delle «camicie rosse» con le truppe borboniche avvenne a Calatafimi. 19. La battaglia fu durissima. 20. Il successo di Calatafimi risvegliò l'entusiasmo generale. 21. Garibaldi rivelò le sue eccezionali capacità di capo partigiano e guerrigliero. 22. La battaglia per la conquista di Palermo durò per tre giorni. 23. Con l'aiuto della popolazione i garibaldini riuscirono ad espugnare la città. 24. Le forze conservataci