39. Riassumere il testo per esteso.

Vogliamo conoscere le regioni d'Italia?

Lombardia

40. Leggere e tradurre in russo il testo:

Lombardia (Capoluogo – Milano)

La Lombardia ha un'estensione di 23.834 km>2 (la quarta regione italiana dopo Sicilia, Piemonte e Sardegna). La Regione confina: a nord con la Svizzera; a est con il Trentino-Alto Adige e il Veneto; a sud con l'Emilia– Romagna; a ovest con il Piemonte. Il territorio della Lombardia va dalle più alte e nevose vette delle Alpi Retiche fino alla parte più bassa della Pianura Padana, cioè fino al corso del fiume Po. La Regione si divide da nord a sud in tre zone principali: Alpi, Prealpi (con la zona subalpina) e pianura. La Lombardia è la regione più popolosa d'Italia e la seconda, dopo la Campania, per la densità (373 ab/km>2). L'attuale assetto demografico è il risultato dei profondi flussi migratori avvenuti tra gli anni '50 e '70, provenienti dalle regioni meridionali, orientali e dalle aree montane. Le province sono nove: Milano, Varese, Como, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Pavia.

La Lombardia è la regione maggiormente sviluppata del paese, grazie soprattutto alla favorevole posizione geografica, al centro delle vie di comunicazione tra il bacino del Mediterraneo e l'Europa centrale. Dotata da secoli da una florida agricoltura, la regione è stata la prima, nel corso del secolo XIX, a intraprendere la via dell'industrializzazione e rimane ai vertici nel processo evolutivo verso un'economia postindustriale. Il grado di sviluppo non è tuttavia omogeneo: accanto ad aree economicamente floride, soprattutto intorno ai capoluoghi, esistono realtà assai più depresse, principalmente in alcune vallate alpine. L'agricoltura delle zone fertili è molto intensa e redditizia. Tra i prodotti agricoli primeggiano: il frumento, il granturco, il riso. Notevole è anche la produzione delle patate, della segale, della barbabietola da zucchero, dei cavoli, dei piselli. Buona, ma non ingente, è la frutticoltura (mele, pere, pesche).

La viticoltura è relativamente poco estesa, ma non mancano i vini pregiati (del Garda, della Valtellina, del Mantovano, ecc.). La produzione del foraggio è così intensa da rappresentare un quinto del totale nazionale. Perciò nessuna altra regione italiana ha tanti bovini come in Lombardia, che è nettamente alla testa della produzione nazionale di latte, burro e formaggio. Con i rifiuti dell'industria lattiero-casearia sono allevati numerosi suini, sui quali si basa l'industria dei salami.

L'industria è molto sviluppata praticamente in ogni settore: dalla siderurgia, alla petrolchimica, alla chimica di base, molto sviluppato il settore metalmeccanico, che produce automobili, motociclette, aeroplani, materiale ferroviario, autocarri, apparecchiature elettriche, macchine agricole, ecc. Degne di nota sono inoltre le industrie alimentari, farmaceutiche, tessili, della carta, della ceramica, della gomma, dei mobili, del cuoio, delle calzature e dell'abbigliamento. Uno dei vanti tradizionali di Cremona consiste nella liuteria, ossia nella fabbricazione di strumenti musicali a corde. In questa attività si distinsero in passato le famiglie Stradivari, Guarneri, Amati.

Un po' di storia. Nel VI secolo a. C. la Regione fu occupata dalle popolazioni celtiche dei Galli Insubri, Cenomani e Orobi. I Romani la conquistarono nella seconda metà del III secolo a. C., affermandovisi stabilmente sotto Augusto, quando la Lombardia – insieme con una parte del Piemonte – costituì la regione della Gallia Transpadana. Devastata dalle invasioni barbariche (Ostrogoti), fu governata nei secoli VII e Vili dai