[34] Io ne so ragionare, l’ho provato sulla mia pelle. Io che ho imparato il latino e le leggi con il sudore della fronte! Eppure non faccio un soldo con la mia professione. Ed è così: chi non ha la proprietà, non trova nessuno che gli dia retta[35]. Ma non vorrei anch’io aver qualcosa che non va che mi metterà in difficoltà.
Messer Nicia, uscendo da casa
MESSER NICIA (a Lucrezia) – Io ho sempre fatto a modo tuo: adesso tu devi fare come dico io! Se io sapessi di non avere figli con te[36], io avrei preso piuttosto per moglie una contadina invece di te! (A sè) Quanta fatica ho provato a fare questa mia moglie sciocca darmi quest’esame dell’urina! E non è che lei non vorrebbe avere figli (questo lei lo vorrebbe più di me). Ma quando io la prego di muovere un dito – si comincia uno scandalo! Molte persone mi dicono di avere pazienza, perché le donne si sciogliono con le buone parole. Ma che buone parole! mi danno fastidio le buone parole! Ecco, sono arrivato alla porta di maestro Callimaco.
Ligurio, Callimaco, Messer Nicia
LIGURIO (a Callimaco) – Non proveremo difficoltà a persuadere il dottore. Sarà molto più difficile persuadere sua moglie. Ma anche qui troveremo qualche soluzione.
CALLIMACO (a messer Nicia) – Ha portato l’urina?
MESSER NICIA – Sì, eccola qua.
CALLIMACO – Oh! questo analisi mostra debolezza di rene.
MESSER NICIA – Anche a me sembra torbidiccio; eppure mia moglie l’ha fatta ora ora.
CALLIMACO – Non se ne meravigli. Nam mulieris urine sunt semper maioris grossitiei et albedinis, et minoris pulchritudinis quam virorum. Huius autem, inter cetera, causa est amplitudo canalium, mixtio eorum que ex matrice exeunt cum urinis.[37]
MESSER NICIA – Oh! uh! potta di san Puccio! Questo medico è sottile, acuto, intelligente! Guarda come ragiona bene di queste cose!
CALLIMACO – Io ho paura che Sua moglie non era coperta bene la notte, e per questo fa l’urina non matura.
MESSER NICIA – Lei tiene pure adosso una coperta pesante; ma ogni sera sta quattro ore in ginocchio a pronunciare paternostri, prima di venire a letto, ed è come una bestia che prende freddo.
CALLIMACO – Infine, dottore, non so se Lei si fida di me, o no. Io Le posso dare un rimedio certo, o no. Il rimedio lo conosco. Se Lei ha fede in me, seguirà il mio consiglio. In questo caso scommetto duemila ducati che fra un anno Sua moglie avrà un figlio in braccio.
MESSER NICIA – Dica pure, ché io ho gran stima di Lei e Le credo più che al mio confessore.
CALLIMACO – Deve sapere che non c’è cosa più certa per ingravidare una donna che darle da bere una pozione fatta di mandragola. Questa è una cosa sperimentata da me due paia di volte, e risultata sempre efficace. Altrimenti la regina di Francia sarebbe sterile, ed anche molte altre principesse di quello stato.
MESSER NICIA – Davvero?
CALLIMACO – Sì, è proprio così. E grazie alla Fortuna ho portato qui con me tutte quelle cose che si mettono in quella pozione, e quindi posso prepararla per Lei.
MESSER NICIA – Quando devo darla a mia moglie?
CALLIMACO – Questa sera dopo cena, perché la luna è ben disposta[38], ed è il tempo più appropriato.
MESSER NICIA – Non sarà molto difficile… Sicuramente in qualche modo farò sì che mia moglie la beva[39].
CALLIMACO – Inoltre bisogna tenere in conto una cosa. Quell’uomo che passerà la prima notte con madonna Lucrezia, morirà fra otto giorni, e non c’è niente da fare.
MESSER NICIA – Cavolo! Io non voglio morire! A me non la farai!
CALLIMACO – Stia tranquillo, c’è il rimedio.